Le patologie dell’Alano
- On 7 Dicembre 2010
- caratteristiche alano, informazioni, Patologie
La displasia
Grave patologia a carico dell’articolazione coxo-femorale (dell’arto posteriore). Specifica in quasi tutte le razze di grossa mole, è difficilmente diagnosticabile prima dei 5 mesi e quindi l’unica garanzia possibile è la certezza dell’esenzione dei genitori. La displasia si nota con una improvvisa zoppia accompagnata da dolore se si tocca l’articolazione interessata. La causa è da ricercarsi in una alterata conformazione del giunto articolare con conseguente sublussazione, usura ed erosione della cartilagine. Nel tempo la degenerazione porta a fenomeni di artrosi deformante. Pur essendo stata individuata l’origine genetica tuttavia non è stato ancora chiarito il meccanismo di trasmissione. o studio della ereditarietà risulta infatti complesso: più geni sono coinvolti e il loro effetto può essere incrementato da condizioni ambientali di allevamento e di crescita. Il comportamento genetico recessivo può mascherare la presenza del carattere che può non comparire nei genitori e poi ripresentarsi nei figli. Alcune razze sembrano essere più predisposte di altre. La costruzione anatomica, sia ossea che muscolare, ha probabilmente un ruolo importante.
La displasia si manifesta con maggiore facilità nei soggetti a crescita rapida. L’esame radiografico dell’articolazione coxo-femorale è oggi il mezzo universalmente accettato per identificare i soggetti displasici e quelli che presentano lievi anomalie. La radiografia deve essere eseguita da un veterinario esperto, con il cane in anestesia per garantire un adeguato rilassamento muscolare e quindi un corretto posizionamento dorso-ventrale del soggetto.
Cardiopatie
Come in tutte le razze giganti, a causa probabilmente del rapido accrescimento, anche l’alano è soggetto a patologie cardiache, che si pensa possano essere ereditarie. Le più frequenti sono la cardiopatia dilatativa e l’insufficienza valvolare.
Cardiopatia dilatativa
E’ sconosciuta. Alcuni autori sostengono che vi sia alla base un’infezione virale, altri danno maggiore importanza alla componente ereditaria.
Sintomi: insorgono rapidamente e in modo improvviso dando un quadro assai grave: extrasistoli e fibrillazione atriale, dispnea e crisi respiratorie. In poco tempo vi è notevole diminuzione della muscolatura somatica e può comparire l’ascite. L’animale è abbattuto, rifiuta i più normali esercizi fisici e il cibo. L’indagine radiografica conferma la diagnosi, mostrando il notevole ingrossamento dell’organo che viene detto “cuore a palla”. La terapia serve solo a rallentare e a rendere meno penoso il decorso della malattia che è, comunque, irreversibile.
Insufficienza valvolare
E’ un processo degenerativo la cui comparsa è relativamente precoce, ma con decorso assai lungo. Normalmente procede per molto tempo in modo asintomatico, riscontrandosi talora all’auscultazione del cuore il soffio cardiaco. Col passare del tempo, spesso addirittura anni, si arriva alla fibrosi delle valvole e compaiono i primi sintomi che vanno da una semplice tosse superficiale, secca, in seguito al minimo esercizio fisico e al risveglio, fino a quelli più gravi dovuti alla stasi del circolo causata dall’insufficienza cardiaca, cioè ascite, edema polmonare, ecc. All’insorgere della malattia le cure fornite dal veterinario possono portare ad un miglioramento o, almeno, a un’evoluzione più lenta della malattia che è, comunque, irreversibile.
Torsione dello stomaco
É un’evenienza abbastanza frequente nell’alano e nei cani di grossa mole. E’ probabilmente dovuta al rapporto tra profondità e ampiezza della gabbia toracica. E’ più facile prevenirla che eliminarla. Consiste nella torsione più o meno completa dello stomaco lungo il suo asse longitudinale che ha come estremità il cardias e il pirolo. La patologia in questione è ancora argomento di ricerca e di studio in quando non del tutto conosciuta.Si indicano quegli elementi predisponenti i pasti abbondanti e ingerito velocemente, i movimenti violenti ed esagerati, salti, cadute, bruschi spostamenti, fatti a stomaco pieno. Sembra che vi sia anche una componente ereditaria che potrebbe favorire una situazione anatomica predisponente quale mobilità esofagea, rilassamento del diaframma e delle strutture addominali e dei sistemi di fissazione dello stomaco. Resta il fatto che lo stomaco ruota intorno al suo asse longitudinale arrivando e talvolta superando i 180°. Ciò provoca la chiusura degli orifizi gastrici (cardias e pirolo) con conseguente fermentazione gassosa e quindi aumento rapido e imponente del volume dello stomaco: ne deriva compressione del diaframma, alterazioni gravissime a carico dei vasi gastrici, splenomegalia, ecc.
Rotazione che fa lo stomaco durante una torsione
La rotazione oraria inizia da uno spostamento del piloro e dell’antro che si spostano dalla parete addominale destra alla linea mediana per poi passare oltre il fondo ed il corpo dello stomaco e situarsi nel quadrante i sinistra dell’addome mentre il corpo dello stomaco è situato nel quadrante di destra.
Fonte dell’immagine www.mondomalamute.eu
Sintomi: come si può intuire, considerate le gravissime alterazioni che si creano, sono imponenti e di rapida insorgenza. L’animale è abbattuto e l’addome è aumentato di volume, con pareti tese. Vi sono tentativi di vomito, scialorrea profusa, le mucose diventano rapidamente cianotiche e la respirazione è difficoltosa.
Terapia: a causa del rapido decorso, purtroppo la terapia è raramente coronata dal successo. Consiste nell’intervento chirurgico tempestivo, ossia compiuto nelle primissime ore dall’insorgenza. E’ importante evitare le situazioni predisponenti, quali pasti troppo abbondanti e movimenti bruschi a stomaco pieno. Nel caso si abbia il sospetto di insorgenza di torsione di stomaco è indispensabile ricorrere immediatamente al veterinario, ricordando che l’unica speranza di salvare l’animale è legata alla rapidità dell’intervento.
Lesioni delle palpebre
Ectropion: le palpebre, rovesciate verso l’esterno (soprattutto quella inferiore) non proteggono adeguatamente l’occhio da polvere, corpi estranei, ecc. Solo l’intervento chirurgico può correggere tale patologia.
Entropion: le palpebre, rovesciate verso l’interno provocano un’infiammazione cronica della congiuntiva a casua dell’azione delle ciglia che sono rivolte all’interno. L’effetto si può curare con colliri analgesici e antinfiammatori, ma una guarigione completa è consentita solo dall’intervento chirurgico.
Lesione della terza palpebra: normalmente la terza palpebra non è visibile e svolge la funzione di ulteriore protezione dell’occhio anche attraverso lo stimolo alla lacrimazione. Se invece notiamo nell’angolo interno dell’occhio un forte arrossamento, è probabile una lesione alla terza palpebra; il veterinario non avrà difficoltà a diagnosticare il tipo di patologia e a prescrivere la terapia adatta molto spesso attraverso un intervento chirurgico.